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La forza di Tina Turner

Tina Turner

Ci ha lasciato Tina Turner, regina del rhythm and blues, una donna che ha conosciuto l’abisso e ricercato costantemente luce e energia vitale che ha irradiato e rimandato prepotentemente.

È stata la più potente cantante soul e rock della storia della musica. Una carriera costellata di successi, carisma da vendere, famosa per la sua energia dal vivo. Apripista nel mostrare la sua enorme carica sensuale.

Una donna che ha deciso di diventare padrona della sua esistenza, nonostante tutto.

Ha ricevuto dodici Grammy Awards ed è tra le artiste che hanno venduto di più nella storia della musica, oltre cento milioni di copie.

Nata con il nome di Anna Mae Bullock il 26 novembre 1939 a Nutbush nel Tennessee, è stata abbandonata dalla madre in tenera età, ha assistito all’omicidio del padre da parte dell’amante e rimasta incinta da giovanissima.

La sua carriera musicale è iniziata nel 1958 nella band di Ike Turner, suo marito. Dopo due anni relegata a fare la corista era evidente che era lei a dominare il palcoscenico. Nel 1960, ha utilizzato per la prima volta lo pseudonimo Tina Turner, mentre la coppia riscuoteva grandi successi.

Nel 1967 è la prima artista nera sulla copertina della rivista Rolling Stone.

Il marito Ike è stato un sadico che la picchiava, abusava di lei in vari modi, tendeva a umiliarla e sminuirla, viveva alle sue spalle e la tradiva continuamente. 

È riuscita a scappare e separarsi da lui solo nel 1976, dopo anni di violenze, ponendo fine anche alla loro collaborazione musicale. Era rimasta senza un soldo, inseguita dagli ufficiali giudiziari per tasse su concerti mai avvenuti, eppure non si è mai persa d’animo, aveva dalla sua una grande determinazione e ha iniziato la sua carriera da solista. La ripresa non è stata certo semplice e ha comportato una notevole forza d’animo. Anche perché, si è rimessa in gioco dopo un rapporto doloroso di potere sbilanciato, ma ha anche trovato il coraggio di rivelare in pubblico ciò che aveva subito dall’ex marito. È stata un esempio di riscatto per tante donne vittime di violenza domestica, fisica e psicologica.

La sua vita travagliata è raccontata nel film Tina –What’s love got to do with it del 1993, tratto dall’autobiografia della cantante Io, Tina, diretto da Brian Gibson.

All’inizio degli anni ’80, rinata e agguerrita, ha sorpreso tutti e tutte impazzando nelle classifiche mondiali con i suoi dischi.

La consacrazione è avvenuta nel 1984 con l’album Private Dancer, un successo da oltre venti milioni di copie vendute in tutto il mondo che l’ha rilanciata come star internazionale. L’anno successivo ha partecipato a USA for Africa, un super gruppo di 45 celebrità della musica pop cantando We Are the World incisa a scopo benefico. I proventi raccolti furono devoluti all’Etiopia, afflitta in quel periodo da una disastrosa carestia.

Ha duettato e collaborato con innumerevoli mostri sacri.

Nel 1986 ha ricevuto la sua stella nella Hollywood Walk of Fame. 

Nel 2000 c’è stato il fortunatissimo Twenty Four Seven Tour, la serie di concerti più importante della sua carriera e quello con i maggiori incassi dell’anno, con oltre 100 milioni di dollari di introiti.

Nel 2004 Rolling Stone l’ha inserita al 17º posto nella classifica dei e delle cento migliori cantanti di sempre.

Nel 2005 è stata insignita del Kennedy Center Honors per le sue performance artistiche.

Nel 2007 ha fondato il gruppo spiritual Beyond, progetto che fa incontrare canti buddisti e musica corale cristiana, con cui ha pubblicato quattro album.

Nel 2008, per festeggiare i cinquant’anni di carriera, è tornata a esibirsi dal vivo nel Tina! 50th Anniversary Tour, da cui è stato tratto un album e un DVD.

Nel 2009 si è ritirata definitivamente dalla sua attività dal vivo.

Nel 2013, dopo avere vissuto quasi vent’anni con il compagno Erwin Bach in un paesino vicino a Zurigo, ha ricevuto la cittadinanza svizzera e rinunciato a quella statunitense.

Lo spettacolo Tina, musical basato sulla sua storia di vita ha debuttato a Londra e poi a Broadway.

Nel 2018 ha pubblicato My Love Story la sua seconda biografia ufficiale seguita dal suo terzo libro, Happiness Becomes You: A Guide to Changing Your Life for Good, dove descrive come ha trasformato la sua vita e offre una guida per superare le difficoltà per vivere con gioia.

Nella sua vita adulta non sono mancate le sofferenze anche fisiche, un ictus, un cancro all’intestino, il trapianto di un rene che le aveva dato il marito, nel 2017. E, cosa davvero straziante, nel 2018, Craig Raymond Turner, il suo primogenito, avuto a 18 anni, si è suicidato.

Tina Turner ha vissuto intensamente tutta l’altalenante giostra che è stata la sua vita.

La sorte non le ha risparmiato niente, si è piegata come una canna al vento, ha visto la sua faccia sull’asfalto tante volte, eppure è riuscita a assecondare il flusso e trarne luce, senza farsi ingoiare dal buio. La sua tenacia, energia e forza vitale hanno toccato vette incredibili.

Ha combattuto le numerose avversità del suo cammino grazie al potere della musica, della fede buddhista, la pratica e la costanza che mette nelle sue passioni.

Una donna straordinaria che ci ha lasciato a 83 anni il 24 maggio 2023.

Ma la sua voce, la sua musica, la sua energia, il suo esempio, non ci lasceranno mai.

 

#unadonnalgiorno

 

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