Sirimavo Bandaranaike è stata la prima donna al mondo a ricoprire la carica di prima ministra di uno Stato, lo Sri Lanka nel 1960.
Nacque il 17 aprile 1916 in una famiglia aristocratica a Balangoda, nella provincia Sabaragamuwa, nell’allora Ceylon. Ha frequentato scuole cattoliche pur essendo buddista. Fin da giovanissima si era interessata a tematiche sociali e alle classi meno abbienti. Completati gli studi a 19 anni, si dedicò al volontariato, distribuiva cibo e medicine nei villaggi della giungla, organizzava cliniche e aiutava a predisporre il lavoro agricolo per migliorare gli standard di vita delle donne dei villaggi. Divenne tesoriera della Social Service League, incarico che ricoprirà fino al 1940.
Sposò, il 2 ottobre del 1940, in quello che venne definito dai giornali il “matrimonio del secolo” Solomon Bandaranaike, avvocato formatosi a Oxford, diventato ministro delle Amministrazioni locali nel Consiglio di Stato dello Sri Lanka. Da quel momento sarà conosciuta come Sirimavo Bandaranaike.
Appassionata di politica, divenne consulente del marito su molte questioni. Nel 1951 lo convinse a dimettersi dal Partito Nazionale Unito per fondare lo Sri Lanka Freedom Party.
Nel 1952 Solomon Bandaranaike venne eletto in Parlamento, era a capo dell’opposizione. Nelle elezioni del 1956 divenne il primo Ministro dello Sri Lanka.
Il 25 settembre del 1959 suo marito venne ammazzato da un monaco buddista che gli sparò per protesta contro governo che non supportava abbastanza la medicina tradizionale. Ne seguì un caos politico, in questa fase di incertezza e disordine Sirimavo Bandaranaike si dimostrò all’altezza della sfida tanto sul fronte interno quanto su quello internazionale, diventando una protagonista del Movimento dei Non Allineati.
Nel maggio 1960, Sirimavo Bandaranaike venne eletta all’unanimità presidente del Partito per la Libertà, carica ricoperta per quattro decenni.
Durante la campagna elettorale per tutto il paese, la sua passione e il dolore vivo per la scomparsa del marito la facevano spesso commuovere, tanto che gli avversari politici e addirittura la stampa inglese, la chiamavano la “vedova piangente”.
Ma il 21 luglio 1960, Sirimavo Bandaranaike ebbe una vittoria schiacciante per il Partito della Libertà diventando Prima Ministra, prima donna al mondo a ricoprire tale carica. È stata anche Ministra della Difesa e degli Affari esterni. Una strada tutta in salita, costellata di attacchi sessisti da parte dell’opposizione.
La premier proseguiva dritta sui suoi obiettivi, ne proseguì una politica nazionalista e neutralista. Ha riformato l’ex colonia britannica in una repubblica socialista, investendo su istruzione, industria e commercio.
È stata prima ministra per tre volte: dal 1960 al 1965, dal 1970 al 1977 e dal 1994 al 2000.
Durante il suo mandato, ha cambiato la lingua amministrativa dall’inglese al singalese e promosso diverse riforme. Ha dovuto affrontare diverse sfide, la crisi economica, l’inflazione, l’elevata disoccupazione e la polarizzazione tra le popolazioni singalesi e tamil a causa delle sue politiche nazionali.
Nel 1962 ha sventato un colpo di Stato. Costretta a dimettersi dopo la sconfitta elettorale del 1965, tornò alla guida del governo nel 1970, alla testa di una coalizione con il partito comunista e con quello trotzkista, che si trovò ben presto in difficoltà di fronte all’esplosione di violenti conflitti etnici e sociali.
Nel 1972 ha lavorato alla nuova Costituzione e alla formazione della Repubblica dello Sri Lanka.
Nel 1975 ha gettato le basi per il Ministero per le Donne e i Bambini dello Sri Lanka e nominato la prima donna nel Gabinetto di Stato.
Lasciato il governo dopo la grave sconfitta elettorale del 1977, venne privata dei diritti civili perché riconosciuta colpevole di abuso di potere durante il suo ultimo mandato. Mantenne comunque la presidenza del partito.
Tornata alla politica attiva, venne sconfitta nelle consultazioni presidenziali del 1988 e fu leader dell’opposizione fino al 1994.
Nello stesso anno, sua figlia Chandrika vinse le elezioni presidenziali e Sirimavo Bandaranaike viene nominata Prima Ministra per la terza volta.
È morta mentre era ancora sulla breccia politica, il 10 ottobre del 2000, subito dopo essere andata al seggio per votare nelle elezioni parlamentari. Lo Sri Lanka dichiarò due giorni di lutto nazionale e le stazioni radio statali sospesero la programmazione per trasmettere canti funebri. Il suo funerale si tenne a Horagolla, dove venne sepolta nel mausoleo originariamente costruito per suo marito.
#unadonnalgiorno