Aretha Franklin, cantautrice e pianista statunitense, icona della musica soul e R&B.
Negli anni ’60 ha inventato un nuovo modo di cantare ribelle e basato sull’esclamazione, preso, successivamente, a modello nel rock e nel pop. Una voce straordinaria, un mutevole vibrato, un grandioso e inimitabile timbro.
Ha incarnato perfettamente il bisogno di spiritualità della nuova generazione nera.
Aretha Louise Franklin nacque a Memphis il 25 marzo 1942, era figlia di uno dei predicatori più noti e apprezzati dell’epoca. Molto presto, durante le cerimonie del padre, ha cominciato a incantare con la sua enorme tecnica vocale e le interpretazioni piene di passione e umanità.
È rimasta incinta ancora bambina, la prima gravidanza a tredici anni e la seconda due anni dopo.
A soli quattordici anni ha inciso la sua prima canzone anche se i primi album stentarono a raggiungere il successo.
Cantava gospel e si esibiva nei club jazz di Detroit, imponendosi con la sua voce giovane, fresca e al tempo stesso energica, vantava un’estensione di quattro ottave.
Nel 1960 ha firmato il suo primo contratto discografico.
Dal 1967, è diventata La regina del soul.
Aretha Franklyn è un’icona assoluta dell’orgoglio della popolazione nera, la sua canzone simbolo, Respect, è diventata un inno dei movimenti femministi e per i diritti civili.
In questi anni ha dominato le classifiche e vinto diversi dischi d’oro e di platino.
Nel 1969 ha divorziato da Ted White, uomo violento e dai comportamenti equivoci che le faceva anche da manager. Dalla loro unione, nel 1964 era nato il suo terzo figlio, il musicista Teddy Richards. Dalla relazione con il manager Ken Cunningham, nel 1968 è nato il suo quarto figlio e dieci anni dopo ha sposato l’attore Glynn Turman e fatto da madre ai tre figli nati dal precedente matrimonio dell’uomo. Si esibiva sui palchi di tutto il mondo e gestiva otto figli e figlie.
Tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta è stata ai primi posti le classifiche americane con diversi dischi. Il suo genere spaziava dal gospel al blues, dal pop alla musica psichedelica arrivando al rock and roll.
È stata la prima artista nera a comparire sulla copertina del Time.
Negli anni Settanta, ha avuto un calo di consensi e di vendite, forse dovuto al suo utilizzo di sonorità più soft che strizzavano l’occhio alla disco music.
È tornata alla ribalta negli anni Ottanta partecipando al film The Blues Brothers, diventato un cult movie, indimenticabile la scena in cui canta Respect.
Tornata a scalare le classifiche, nel 1987 è stata la prima donna a entrare nella Rock and Roll Hall of Fame.
Ai Grammy del 1998, dovendo sostituire Luciano Pavarotti colpito da un malessere, ha improvvisato l’aria Nessun dorma in una tonalità originale, cantando la prima strofa in italiano. Questa performance viene ricordata come una delle più belle esibizioni di sempre ai Grammy.
Negli anni 2000 ha continuato a collaborare con numerosi grandi artisti dell’R&B contemporaneo.
Nel 2010 le è stato diagnosticato un cancro al pancreas.
Il 7 dicembre 2017 ha tenuto la sua ultima performance dal vivo, cantando I Say a Little Prayer per il venticinquesimo anniversario della Elton John AIDS Foundation.
Si è spenta a Detroit il 16 agosto 2018 all’età di 76 anni. La sua bara è stata scortata fino al cimitero da numerose Cadillac rosa, tributo alla sua canzone del 1985.