Il costume condiziona la postura, il movimento, la stessa psicologia dell’attore e dell’attrice. È quando lo indossa che capisci se è sparito il professionista ed è nato il personaggio. Chi disegna i costumi deve essere mosso dalla curiosità perché l’abito, i colori, certi dettagli, sono il racconto di un’anima.
Daniela Ciancio è una delle più grandi costumiste italiane.
Premiata due volte con il David di Donatello ai Migliori Costumi per i film Il Resto di Niente di Antonietta De Lillo, nel 2005, e per La grande bellezza di Paolo Sorrentino, nel 2014, fa parte della Giuria degli Oscars Awards, degli Oscars Student Academy Awards, degli Oscars Animated Feature Film Awards, degli Oscars International Feature Film, degli EFA Awards e dei premi David di Donatello.
Ha fatto parte dell’European Film Academy dal 2010 al 2013, della Giuria Speciale EFA nel 2015, della Giuria dell’Ischia Film Festival nel 2017, della Giuria del Pune International Film Festival nel 2019 e della Giuria scelta dall’ANICA per la selezione del film che rappresenta l’Italia agli Oscar International Feature Film Awards 2024.
In produzioni italiane ed estere, ha lavorato con Francesca Comencini, Marco Risi, Carlo Vanzina, Ricky Tognazzi, Antonio Capuano, Marco Pontecorvo, Michael Winterbottom e David Levaux, solo per citare qualche nome.
Nata a Napoli, il 5 marzo 1965, ha iniziato a disegnare sin da bambina. Dopo la maturità classica, si è diplomata in scenografia all’Accademia di Belle Arti prima di approdare al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove ha avuto come mentore il grande Piero Tosi (Oscar onorario nel 2014).
La sua carriera ha attraversato il cinema, il teatro, l’opera e la televisione, ha girato anche pubblicità dirette da celebrità come Wim Wenders.
Per Paolo Sorrentino ha disegnato i costumi dei film Il Divo che ha vinto il premio della giuria a Cannes 2008, diversi David di Donatello e Nastri D’Argento e La grande bellezza Oscar al miglior film straniero nel 2014 e vincitore di altri 60 premi internazionali, che le ha portato il David di Donatello, il Ciak D’Oro e il Woman in Cinema Awards 2014 ai migliori costumi.
Per Il resto di niente di Antonietta De Lillo ha vinto il David di Donatello 2005, il Ciak D’Oro 2005, Premio Piero Tosi 2005, il Capitello D’Oro 2005 e Diamanti al Cinema 2005.
Ha firmato i costumi per Maradona, la mano di Dio di Marco Risi, nominato ai Golden Trailer Awards e ai Nastri d’Argento.
Per la lirica spicca la sua collaborazione con Roberto De Simone per l’opera Cavalleria rusticana, oltre a diverse altre in giro per i teatri massimi italiani e europei.
Le ultime fruttuose collaborazioni sono state con i registi Michael Winterbottom per il film The face of an angel, nominato ai National Film Awards e ai British Independent Awards, con Robert Salerno per Here after e con Cosimo Gomez in Il mio nome è Vendetta.
Ha curato la supervisione ai costumi per Mission Impossible III.
Ha insegnato storia del costume alla scuola di Cinema Gina Maria Volontè di Roma e tenuto masterclass su costume e personaggi in accademie e università a New York, Anversa, Mumbai, Milano e Bergen.
Dal 2024 è responsabile della sartoria del Teatro San Carlo di Napoli.
Daniela Ciancio è una donna dotata di un’eleganza e sobrietà innate, con grande stile e creatività, ha un talento unico nel combinare una educazione artistica classica con i più attuali trend culturali.
Schiva e riservata, da vera professionista del backstage, ama far parlare il suo lavoro al suo posto.