Cate Blanchett è tra le attrici più talentuose, ironiche e eleganti del cinema contemporaneo.
Ha vinto due Premi Oscar sia come migliore attrice protagonista che come migliore attrice non protagonista: nel 2005 per la sua interpretazione di Katharine Hepburn in The Aviator di Martin Scorsese e nel 2014 per Blue Jasmine di Woody Allen.
Il suo impegno nell’industria cinematografica è stato premiato con numerosi altri riconoscimenti, tra cui quattro Golden Globe, quattro BAFTA, tre Screen Actors Guild Awards, tre Critics Choice Awards, due Coppe Volpi e il BFI alla carriera.
È stata insignita del titolo di cavaliera dell’Ordre des arts et des lettres dal governo francese nel 2012 e di quello di compagna dell’Ordine dell’Australia per i servizi resi in ambito artistico, umanitario e a sostegno dell’ambiente.
Ha presieduto la giuria del Festival di Cannes nel 2018 e, due anni dopo, nel 2020, quella del Festival di Venezia.
È nata il 14 maggio 1969 a Melbourne, in Australia, da madre di origini inglesi e padre di origini francesi morto quando lei aveva dieci anni. La sua infanzia è stata segnata da questa perdita, la famiglia ha vissuto in ristrettezze economiche sviluppando in lei, come ha rivelato in un’intervista, una grande determinazione a voler riuscire in ciò che faceva.
Si è diplomata all’Accademia di Arte Drammatica di Sydney nel 1992 e iniziato subito a lavorare a teatro e in televisione. Il successo al cinema è arrivato nel 1998 con l’interpretazione di Elisabetta I d’Inghilterra in Elizabeth, candidata all’Oscar e premiata con un Golden Globe, ma è stato il ruolo di Galadriel ne Il signore degli anelli che l’ha consacrata un’attrice internazionale.
Negli anni è diventata una delle attrici più richieste e amate, collezionando premi e numerose nomination agli Oscar. Ha lavorato con tutti i più grandi registi del cinema internazionale in oltre cinquanta film.
Non ha mai abbandonato il teatro, ha firmato la regia di diversi fortunati spettacoli e di alcune serie televisive.
Impegnata in cause sociali e ambientaliste, ha più volte collaborato con l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), di cui è diventata ufficialmente ambasciatrice di buona volontà nel maggio 2016, al ritorno da una missione nel campo profughi in Giordania. In un discorso tenuto l’8 novembre 2023 al Parlamento Europeo ha dichiarato: “Non vengo da Israele, né dalla Palestina. Non mi occupo di politica e nemmeno di analisi politica. Ma io sono una dei testimoni. Il conflitto ha causato e continua a causare migliaia di vittime innocenti. Non posso chiudere gli occhi”.
Al Festival di Cannes, in maggio 2024, ha sfilato sul red carpet con un abito che richiamava i colori della bandiera palestinese. Un segno politico molto forte, mostrato con l’eleganza che la contraddistingue.
Cate Blanchett è un’attrice straordinaria e camaleontica, possiede grande ironia e intelligenza e riesce a divincolarsi, magistralmente, in ogni sfida che accetta di affrontare.
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