Claudia Goldin ha vinto il Premio Nobel per l’economia 2023 “per aver migliorato la nostra comprensione dei risultati del mercato del lavoro femminile“.
Prima donna a ricoprire la carica di Professor of Economics a Harvard, col suo lavoro ha inaugurato la gender economics, lo studio delle differenze di genere sul lavoro, nella distribuzione della ricchezza, nel reddito e in tutti gli altri ambiti economici.
Storica dell’economia, ha ricostruito la disuguaglianza di reddito tra uomini e donne negli ultimi due secoli e studiato il diverso andamento della partecipazione al mercato del lavoro.
Nata a New York, 14 maggio 1946 in una famiglia ebrea che viveva nel Bronx, si è laureata in economia alla Cornell University, ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Chicago, specializzandosi sull’organizzazione industriale.
Ha insegnato all’università del Wisconsin-Madison, a Princeton e a quella della Pennsylvania. Nel 1990 è entrata nel dipartimento di economia di Harvard curando studi sul lavoro femminile e sulla differenza salariale in base al genere.
È stata presidente dell’American Economic Association nel 2013 e dell‘Economic History Association nel 1999. Fa parte della National Academy of Sciences e dell’American Philosophical Society e dell’American Academy of Political and Social Science della Society of Labor Economists (SOLE), dell’Econometric Society e la Società Cliometrica.
Dal 1984 al 1988 ha scritto per il Journal of Economic History. È stata direttrice del programma Development of the American Economy dell’NBER dal 1989 al 2017.
Numerosi sono stati i premi ricevuti per il suo contributo nel campo dell’economia del lavoro.
La sua ricerca copre una vasta gamma di argomenti, tra cui la forza lavoro femminile, il divario di genere nei guadagni, la disuguaglianza dei redditi, il cambiamento tecnologico, l’istruzione e l’immigrazione. Interpreta il presente attraverso la lente del passato esplorando le origini e il mutamento del divario, nel tempo.
È autrice e curatrice di numerosi libri sul gender gap da un punto di vista sociale ed economico, il suo The Race between Education and Technology, ha vinto il premio R.R. Hawkins 2008 per il lavoro accademico più eccezionale in tutte le discipline delle arti e delle scienze. La sua fatica più recente è Career & Family: Women’s Century-Long Journey into Equity (Princeton University Press, 2021).
Il suo prezioso contributo sulla storia delle donne nell’economia statunitense, ha prodotto anche importanti articoli che riguardano la conciliazione delle donne tra carriera e famiglia, la coeducazione nell’istruzione superiore, l’impatto della pillola anticoncezionale su carriera e decisioni matrimoniali, i cognomi assunti dopo il matrimonio come indicatore sociale, le ragioni per cui le donne rappresentano la maggioranza di chi studia all’università e il nuovo ciclo di vita dell’occupazione femminile.
Terza donna della storia a vincere il Premio Nobel per l’economia, è stata premiata per aver scoperto i fattori chiave delle differenze di genere nel mercato del lavoro, fornendo il primo resoconto completo sulle retribuzioni e sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro nel corso dei secoli.
Gli studi sulle differenze di genere non sarebbero a questi livelli oggi senza il contributo di Claudia Goldin, che ha mostrato come una delle principali ragioni del divario è da attribuire al fatto che il mercato del lavoro è spesso disegnato da uomini per gli uomini. Cambiare il modo in cui funziona è una politica obbligata che riguarda i governi ma anche i singoli comportamenti, che possono avere un impatto sulla rapidità con cui l’obiettivo verrà raggiunto.
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