Tewhida Ben Sheikh è stata la prima donna del nord Africa a esercitare la professione di ginecologa.
Una figura leggendaria non solo per la medicina araba moderna ma soprattutto per le sue lotte per i diritti delle donne in ambito sanitario, si è battuta per l’uso della contraccezione e per l’accesso all’aborto.
Nata a Tunisi il 2 gennaio 1909, aveva studiato alla scuola pubblica pubblica per ragazze musulmane, per i suoi grandi meriti le venne proposto di andare a studiare a Parigi, dove si è laureata nel 1936, nonostante le enormi reticenze della sua famiglia, molto conservatrice.
Prima studente del suo paese a ottenere la specializzazione, venne fortemente osteggiata dall’ala tradizionalista maschile e patriarcale per le sue posizioni e informazioni sulla pianificazione familiare, l’educazione sessuale e il contenimento delle nascite.
Dopo la laurea in Francia aveva aperto una clinica a Tunisi. Per tutta la vita si è spesa per la salute e diritti dei suoi connazionali con particolare attenzione alle donne, le più povere avevano assistenza gratuita, insegnando l’importanza della consapevolezza del proprio corpo e sessualità.
Fiera del suo approccio secolare alla materia medica, non ha mai indossato il velo e ha formato generazioni di medici, inimicandosi le frange più conservatrici del Paese.
Se la Tunisia è stata il primo paese musulmano a liberalizzare l’aborto, nel 1965, grande merito va proprio alle battaglie e impegno di Tewhida Ben Sheikh.
Nel 2020 è stata anche la prima donna del mondo arabo a venire effigiata su una banconota.
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