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Mina, la Voce d’Italia

Mina, la voce italiana compie 80 anni

Mina è la più grande interprete musicale italiana di tutti i tempi.

È “La Voce” per eccellenza.

La nostra più grande diva.

Le sue canzoni hanno accompagnato la vita quotidiana degli italiani e delle italiane dagli anni ’60. Ha fatto la storia della televisione nostrana, per poi decidere di non apparirvi più.

Artista eclettica e versatile ha interpretato musica di tutti i generi spaziando tra i diversi stili con assoluta proprietà di linguaggio.

Ha sempre giocato con la sua immagine, stravolgendola nelle copertine dei suoi dischi, che sono anche state oggetto di varie mostre nei musei italiani.

Ha condotto trasmissioni che hanno segnato la storia della tv, è stata al centro di gossip riguardanti le storie d’amore. Ha inciso oltre 1500 brani che hanno attraversato intere generazioni.

Decisa, ironica, con un grande carattere e carisma,  ha affascinato chi ha lavorato con lei e milioni di fan.

Nata a Busto Arsizio, il 25 marzo 1940, è cresciuta a Cremona. Il suo debutto sulle scene risale a soli 18 anni, quando si trovava alla Bussola di Marina di Pietrasanta, che la vedrà grande protagonista negli anni a venire, per una vacanza con i suoi genitori.

Si fa notare al grande pubblico nel 1959 con Nessuno, cantata a Il Musichiere, trionfando poi, letteralmente, a Lascia o raddoppia? e Canzonissima.

Voce potente e gestualità, saranno il suo marchio di fabbrica.

Il suo primo 45 giri più venduto è Il cielo in una stanza di Gino Paoli.

Negli Anni ’60 è regina indiscussa della televisione italiana, con il suo grande talento, le sue canzoni, i suo look e la sua dirompente fisicità illumina numerosi Caroselli e spettacoli storici come Studio Uno nel 1961.

Nel 1962 finisce sui giornali scandalistici per la sua relazione con l’attore Corrado Pani (separato dalla moglie, allora non c’era ancora il divorzio), rimane incinta del primo figlio Massimiliano, nato il 18 aprile del 1963 e la Rai l’allontana.

Torna sugli schermi nel 1964 con Studio UnoSabato sera, e nel 1968 è al fianco di Walter Chiari nella conduzione di Canzonissima.

Nel 1967 fonda la sua etichetta discografica PDU, un nomignolo rubato al piccolo Massimiliano Pani che storpiava la parola “di più”.

Il primo disco inciso con la sua etichetta si intitola Dedicato a mio padre, gli arrangiamenti sono del maestro Augusto Martelli, con cui vivrà una intensa storia d’amore e una fruttuosa collaborazione artistica, in cui spicca La canzone di Marinella, brano scritto da Fabrizio De Andrè nel 1962, che Mina ha portato al successo nel 1967.

Per stessa ammissione di “Faber”, se Mina non avesse cantato quella canzone, con molta probabilità la sua carriera da autore e cantautore non sarebbe mai partita e lui sarebbe diventato un avvocato.

Nel 1969 Mina rifiuta il bis di Canzonissima per seguire da vicino il figlio Massimiliano, che inizia la scuola. Dalla sua unione con il giornalista Virgilio Crocco nasce la sua secondogenita Benedetta, nel 1971.

Torna in tv nel 1972 con Teatro 10 con il ruolo di ospite fissa, sua è la sigla finale Parole parole parole. È il periodo degli storici duetti come quello con Lucio Battisti e Giorgio Gaber.

Nel 1974 partecipa a Milleluci con Raffaella Carrà, resteranno alla storia della tv le loro coreografie.

La stampa scandalistica non le darà mai tregua, seguita e pedinata comparirà su tutti i rotocalchi.

Nel 1978 c’è l’ultima apparizione in tv con Ancora ancora ancora che verrà censurata dalla Rai.

Il video in cui, in un intenso primissimo piano, canta, ammicca, si passa la lingua tra le labbra e guarda dritta in camera, viene considerato “troppo scandaloso”.

Decide di ritirarsi dagli schermi.

La verità è che non ho più voglia di sottopormi alle torture degli obiettivi e delle telecamere per ore e ore: le proposte non mi mancano, e anche molto allettanti, ma puntualmente dico di no. Preferisco un contratto a vita con la mia famiglia che con qualsiasi televisione, privata e non. Il contatto col pubblico lo tengo vivo coi miei dischi che mi rifiuto di promuovere, non per stravaganza o snobismo ma per quell’oscuro oggetto del desiderio: sentirmi sempre e comunque libera”.

Tiene gli ultimi concerti a Bussoladomani, la sua ultima esibizione pubblica è stata il 23 agosto 1978. 

È riapparsa nel 2001, eccezionalmente, con dei filmati in studio di registrazione, pubblicati online con oltre 50 milioni di connessioni in pochi minuti.

Ma non ha mai smesso di fare musica. Ancora oggi pubblica un disco ogni anno. È, l’unico caso al mondo di un’artista che non concedendosi ai media, è prima in classifica quando escono i suoi lavori.

L’ultimo album Mina Fossati è del 2019.

Mina vive nella sua privacy, con la sua famiglia senza aver mai smesso di fare quello che più la diverte la musica.

 

#unadonnalgiorno

 

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