Rokia Traoré, cantante e musicista maliana, è una delle nuove rappresentanti della musica tradizionale africana contaminata con sonorità e strumenti occidentali.
Nata a Kolokani, il 24 gennaio 1974, grazie al lavoro del padre, diplomatico, ha viaggiato molto in gioventù e fatto esperienza di un’ampia varietà di influenze musicali. Ha iniziato a esibirsi mentre era ancora al liceo.
Formatasi col musicista Ali Farka Touré, le sue canzoni contaminano la musica tradizionale con pop, blues, jazz e elettronica. Suona strumenti tradizionali come il balafon, il n’goni e la kora ma anche la chitarra acustica e il basso elettrico.
La maggior parte delle sue canzoni sono cantate nella sua lingua nativa e parlano di temi sociali come la condizione della donna nell’Africa contemporanea.
Il suo primo album Mouneïssa, pubblicato nel 1998, ha venduto oltre 40.000 copie in Europa. Altri ne sono succeduti con altrettanto successo. Nel 2011 ha scritto la musica per la commedia Desdemona di Toni Morrison.
Ha suonato in tutto il mondo, dopo un fortunato tour negli Stati Uniti, si è esibita in Senegal e al concerto di Youssou N’dour and Friends a Ginevra. Ha fatto parte delle celebrazioni della città di Vienna per commemorare i 250 anni di Mozart ed è stata ospite al Time in jazz di Berchidda.
Nel settembre 2012, è stata inclusa nella campagna “30 Songs/30 Days” per supportare Half the Sky: Turning Oppression into Opportunity for Women Worldwide, progetto multimediale e multipiattaforma in sostegno dei diritti delle donne.
Ha fatto parte della giuria della sezione principale del concorso del Festival di Cannes del 2015.
Dalla relazione amorosa con un uomo belga, è nata una figlia. Dopo la loro separazione, avvenuta nel 2018 quando la bambina aveva tre anni, hanno vissuto grandi conflitti per ottenerne la custodia. Un tribunale del Mali aveva concesso l’affidamento completo alla madre, decisione contestata dal governo del Belgio che nel 2019 le aveva imposto di riportare la piccola dal padre.
Mentre si recava in Europa per partecipare a un’udienza sull’affidamento, nel 2020, è stata arrestata in un’aeroporto francese con l’accusa di rapimento.
Detenuta in una prigione vicino Parigi, in pieno lockdown da pandemia, ha fatto uno sciopero della fame. Diversi musicisti e musiciste le avevano espresso sostegno pubblicamente chiedendone il rilascio. Dopo varie trafile diplomatiche è riuscita a rientrare in patria.
Rokia Traoré rappresenta un simbolo di donna africana contemporanea che, senza rinnegare la tradizione, è riuscita a raggiungere traguardi internazionali e una grande consapevolezza di se stessa e dei suoi desideri.
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