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Nazia Hassan cantante e attivista pakistana

Nazia Hassan cantante e attivista pakistana

Nazia Hassan è stata una cantante e attivista pakistana, definita la Regina del Pop dell’Asia meridionale.

Forse la musicista più famosa del subcontinente, ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali.

La rivista India Today l’ha segnalata come una delle prime 50 persone che più hanno contribuito a cambiare il volto dell’India.

A soli 15 anni è stata la prima pakistana a vincere il Filmfare Awards

In venticinque anni di carriera ha venduto oltre 65 milioni di dischi in tutto il mondo.

Col singolo Dreamer Deewane, è stata la prima cantante pakistana a scalare le vette nelle classifiche britanniche. 

Nata a Karachi il 3 aprile 1965, la sua carriera musicale è iniziata quando aveva solo dieci anni. Ha studiato giurispridenza presso la Richmond, The American International University e University of London.

Il suo debutto musicale è stato nel 1980 con la canzone Aap Jaisa Koi, presente nel film indiano Qurbani (1980). Il suo album, Disco Deewane, dell’anno successivo, è stato nelle hit in quattordici paesi in tutto il mondo diventando il disco pop asiatico più venduto all’epoca. Il suo ultimo disco, Camera Camera  del 1992, faceva parte di una campagna contro la droga.

Nel 1991 venne nominata ambasciatrice culturale dall’UNICEF e ha lavorato per due anni nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York.

Nazia Hassan ha utilizzato le sue capacità per promuovere cause sociali. Ha lavorato specialmente per bambini, giovani e donne in difficoltà che risiedono nelle aree disagiate di Karachi. Ha ha contribuito a raccogliere fondi e sostenuto l’Inner Wheel Club of India.

In Pakistan, ha fondato l’organizzazione BAN (Battle Against Narcotics) e ha fatto parte  attiva di organizzazioni come Voice of Women e National Youth Organization.

Aveva vinto una borsa di studio nel Leadership Program della Columbia University, che non ha potuto accettare perché le venne diagnosticato un cancro ai polmoni, malattia di cui è morta il 13 agosto 2000, aveva solo 35 anni.

Il 23 marzo 2002 il governo del Pakistan le ha conferito il più alto riconoscimento civile Pride of Performance. Il premio è stato consegnato dal premier in persona a sua madre Muniza Basir, in una cerimonia ufficiale svoltasi a Islamabad.

Nel 2003 i suoi genitori hanno creato la Nazia Hassan Foundation per promuovere gli sforzi della figlia per rendere il mondo, un posto migliore. La Fondazione ha aperto una scuola per i bambini di strada.

È stato prodotto un documentario sulla sua vita, A Music Fairy, proiettato al Kara Film Festival e all’Università di Ankara.

Il 31 ottobre 2014 Global Voices Online l’ha nominata tra le “Giovani donne indipendenti che si sono ritagliate uno spazio importante nell’industria musicale pakistana“.

 

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