Come risolvere un conflitto come quello, sostanziale e decisivo, che divideva l’umanità in due correnti – una vitale, attiva, colma di aspirazioni, l’altra costantemente in bilico tra l’immobilismo, e il rischio di subire il fascino di qualcosa di brutale, estraneo, improvviso? Gli sembrava che non si potesse risolvere niente nel mondo se quei due punti di vista non trovavano un punto di incontro, rafforzandosi a vicenda. Forse erano canali distinti, ma anche le linee parallele lo sono. Eppure all’infinito si incontrano. L’infinito è il luogo in cui le differenze si fondono. Oltre il bene e il male. Se si comprende questo, le differenze tra noi sono risolte. Non era una visione mistica ma un’immagine in prospettiva.
Nayantara Sahgal, scrittrice e giornalista indiana è una voce critica e libera.
Tutti i suoi romanzi trattano della decadenza dell’India e di come si può trarre insegnamento dal passato.
Nata il nata il 10 maggio 1927 a Allahabad è la figlia di Vijaya Lakshmi Pandit, politica e diplomatica, sorella di Jawaharlal Nehru, primo ministro indiano dopo l’indipendenza e erede spirituale di Gandhi.
Il padre era Ranjit Sitaram Pandit, avvocato e classicista che aveva tradotto il testo epico Rajatarangini dal sanscrito all’inglese, arrestato durante la lotta per l’indipendenza era morto in prigione nel 1944.
Anche sua madre venne incarcerata per gli stessi motivi nel 1946 prima di far parte dell’Assemblea costituente dell’India e diventare governatrice di diversi stati e poi ambasciatrice.
Nayantara Sahgal si è diplomata alla Woodstock School di Landour e si è laureata in storia al Wellesley College, Massachusetts, nel 1947. Ricercatrice e docente in varie università degli Stati Uniti, scrive di politica per vari giornali internazionali, è editorialista del Sunday Observer.
Sostiene che le forze politiche e sociali modellano le nostre vite e non si possono ignorare. La sua è una poetica dell’impegno in cui attivismo e estetica si incontrano e si danno vicendevolmente bellezza e potere.
La maggior parte dei personaggi dei suoi libri appartiene alla parte ricca della società indiana, scrive soltanto di quello che conosce intimamente. Nei suoi romanzi c’è sempre un importante evento politico che fa da sfondo.
È la madre di Gita Sahgal, scrittrice, giornalista, regista e attivista per i diritti umani.
Nel settembre 2018, Nayantara Sahgal è stata eletta Vice Presidente di PEN International.