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Claudia Piñeiro è una scrittrice e sceneggiatrice argentina le cui opere sono state tradotte in diverse lingue. Tanti i premi nazionali e internazionali che le sono stati conferiti per la sua opera letteraria, teatrale e giornalistica. Lavora anche e assiduamente per la televisione.
Scrive quasi essenzialmente romanzi gialli intrisi di grande ironia e critica sociale, la suspense è il comune denominatore delle sue opere.
È nata il 10 aprile 1960 a Burzaco, nella provincia di Buenos Aires. Avrebbe voluto studiare lettere o sociologia all’università, ma in quegli anni la dittatura militare precludeva alle donne la possibilità di seguire carriere legate alle scienze umanistiche. È diventata così contabile pubblica nazionale nel 1983, professione che ha esercitato per dieci anni prima di dedicarsi alla scrittura.
Nel 1991, mentre era scontenta del suo lavoro che trovava noioso e insoddisfacente, ha risposto all’inserzione di un concorso di scrittura, il suo romanzo arrivò tra i primi 10 finalisti ma non venne mai pubblicato.
Il suo primo libro, Un ladrón entre nosotros, è uscito soltanto nel 2004, mentre la sua prima opera teatrale, Cuánto vale una heladera, veniva portata nei teatri e vinceva vari premi di drammaturgia.
Nel 2005 ha scritto Le vedove del giovedì, ambientato nella periferia di Buenos Aires durante la crisi del 2001, che racconta le ripercussioni della recessione sulla vita di quattro donne di ceto medio-alto. Un ritratto della borghesia argentina, che fa della ricchezza e dell’apparenza gli elementi focali della propria esistenza. Quattro anni dopo ne è stata realizzata la versione cinematografica.
Dopo un brevissimo lasso di tempo è uscito anche il romanzo Tua, una satira della “perfetta donna di casa” in cui la protagonista mette in primo piano il suo ruolo di massaia tralasciando le cose che più contano nella vita. Anche su questo romanzo è stato tratto un film uscito nel 2015.
Nel 2006 ha pubblicato un altro libro di grande successo, Elena Sabe, definito da alcuna critica un romanzo poliziesco antidetective/metafisico, collocato nel filone della letteratura postmoderna. La definizione antidetective si riferisce al fatto che è la protagonista stessa a assumere il ruolo di investigatrice, risultando incapace di realizzare le deduzioni corrette per risolvere il caso. Metafisico perché la narrazione è più spostata nella formulazione di domande e risposte esistenziali che nella soluzione di un crimine. In Elena Sabe vengono affrontati temi come il concetto d’identità e l’impossibilità di trovare soluzioni definitive nella ricerca della verità.
Tra i personaggi femminili di Claudia Piñeiro si incontrano giovani madri, donne anziane e mogli dell’alta società che non corrispondono mai all’idea che la società si è fatta di loro. La narrazione delle donne protagoniste dei suoi romanzi è paradossale e contraddittoria, pregna del suo sguardo critico nei confronti di vita e società.
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