Rita Azevedo Gomes è una regista di cinema, teatro e opera, nata in Portogallo nel 1952.
Artista versatile e indipendente il cui costante interesse è esplorare nuove vie di espressione.
Dall’inizio degli anni ’70 ha lavorato nel cinema con Manoel de Oliveira.
Per oltre 30 anni ha collaborato con João Bénard da Costa, prima nel Dipartimento di Cinema della Fondazione Gulbenkian e, dal 1993, alla Cinemateca Portuguesa. Viene anche molto apprezzata per i suoi progetti grafici di cataloghi e pubblicazioni.
Sebbene sia una regista di cinema indipendente, i suoi film sono stati proiettati e acclamati in tanti festival internazionali e distribuiti in vari paesi europei.
Il suo primo lungometraggio O Som da Terra a Tremer ha partecipato al Festival di Torino nel 1990. Dopo aver lavorato per cinema e televisione, nel 2001, il suo Frágil Como o Mundo è stato presentato a Venezia, Torino, Roma, Toronto.
Nel 2002 Altar ha vinto il premio per la Miglior regia al Festival Internazionale di Angra, nelle Azzorre.
Guardando i suoi film si ha l’impressione che il tempo si fermi: è come se esistessero al di fuori del tempo e dello spazio.
Il suo è un cinema di rara purezza e di rivoluzionari artifici, di passioni impossibili e immagini indimenticabili di desiderio e solitudine, che affonda le radici nella letteratura, nel teatro e nell’opera.
Nel 2014 Bafici-Buenos Aires Festival Internacional de Cine Independiente, ha organizzato una retrospettiva completa del suo lavoro.
La sua ultima fatica, O trio em mi bemol è stato presentato alla Berlinale 2022 dove tre anni prima aveva presentato A Portuguesa, tratto da un racconto di Robert Musil e definito un film che si vede come un quadro e si ascolta come un libro.
Produttrice, oltre che regista, la realizzazione dell’ultimo film si basa sull’amicizia, gli attori hanno scelto di recitare gratuitamente, condividendo la loro comune idea di cinema.
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