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Begum Sufia Kamal

Begum Sufia Kamal poeta e attivista bengalese

Begum Sufia Kamal è stata una poetessa e attivista politica del Bangladesh. 

Ha preso parte al movimento nazionalista degli anni ’50 ed è stata leader della società civile dopo l’indipendenza compiendo un sacco di azioni a favore delle donne.

Nacque a Shaestabad, il 20 giugno 1911. Non potendo ricevere un’istruzione formale, aveva studiato a casa da autodidatta, imparando anche diverse lingue: bengalese, hindi, urdu e arabo. Venne data in sposa a suo cugino quando aveva soltanto 11 anni. Il marito morì nel 1932 e cinque anni dopo, si risposò. È stata madre di cinque figlie e figli.

Nel 1925, Sufia Kamal incontrò il Mahatma Gandhi, che la ispirò a vestire e vivere in maniera semplice.

La prima poesia Bashanti (Di primavera), fu pubblicata su una rivista nel 1926.

Nel 1931 è stata la prima bengalese musulmana a far parte della Federazione delle donne indiane

Nel 1937 ha pubblicato la sua prima raccolta di racconti, Keyar Kanta (Spine dell’albero di Keya), ma la sua carriera letteraria è decollata dopo la  pubblicazione del primo libro di poesie, Sanjher Maya (Incanto notturno) del 1938, che ricevette le pubbliche lodi da Rabindranath Tagore.

Nel 1947, Sufia Kamal ha iniziato a scrivere per il settimanale Begum specializzato in tematiche femminili.

Dopo la spartizione dell’India e i violenti scontri che ne seguirono tra indù e musulmani, ha lavorato con solerzia per ripristinare un’intesa, unendosi al Comitato per la pace.

Negli anni successivi, ha presieduto varie associazioni e movimenti per l’indipendenza del Bangladesh. Durante la rivolta di massa del 1969 ha fondato il Gruppo di lotta delle donne.

In seguito, ha fatto dei diritti delle donne la sua massima priorità e guidato per molti anni la più grande organizzazione femminile del Bangladesh, Mahila Parishad.

Ha fatto costruire il primo dormitorio femminile dell’Università di Dacca intitolandolo alla famosa scrittrice e attivista Begum Rokeya.

Sufi Kamal ha mostrato più volte il suo coraggio proclamando pubblicamente il suo dissenso senza aver paura delle conseguenze. 

Nonostante fosse spesso minacciata, continuava a aiutare in più modi i combattenti della Guerra di Liberazione. Consegnava cibo e medicine negli ospedali e per le persone che insorgevano, restando, impavida, a stretto contatto con loro, mentre l’esercito pachistano la teneva sotto stretta sorveglianza. Uccisero anche il marito di sua figlia per mandarle un grave avvertimento. Più volte le fu consigliato di lasciare il paese ma lei non lo ha fatto.

È morta a Dacca il 20 novembre 1999. È stata la prima donna a ricevere un funerale di stato in Bangladesh.

Considerata un’importante eroina della lotta per l’indipendenza, Begum Sufia Kamal ha ricevuto, nella sua lunga vita, molte onorificenze, le sono stati consegnati premi letterari internazionali e medaglie al valore dall’Unione Sovietica e dalla Cecoslovacchia.

È stata effigiata su un francobollo e le è stata intitolata la Biblioteca Nazionale di Dacca. Il 20 giugno 2019, Google l’ha anche omaggiata con un Doodle.

 

#unadonnalgiorno

 

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