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Anna Halprin

Anna Halprin coreografa e danzatrice
Anna Halprin during a reenactment of her "Blank Placard Dance" that ended at Garfield Park following a march through the Mission District neighborhood on Sat. May 16, 2015, in San Francisco, California

Anna Halprin è stata la coreografa e ballerina statunitense che ha aperto la strada alla danza postmoderna.

Ha creato un suo peculiare modo di muoversi utilizzando la consapevolezza cinestetica. Abbandonando le forme stilizzate della tecnica moderna, ha lavorato per riprodurre l’arte della vita quotidiana.

La sua ricerca ha radicalmente rivoluzionato le nozioni tradizionali della danza, ne ha sondato la natura estendendone i confini per affrontare questioni sociali, favorire la guarigione fisica e emotiva, collegare le persone alla natura e costruire comunità. I suoi lavori hanno dato voce alle fasce più deboli della popolazione come le persone soggette a discriminazioni razziali, malate e anziane. La sua tecnica è stata chiamata crescita del potenziale umano. L’obiettivo era mantenere il legame tra il comportamento non verbale e l’esame dell’uso del linguaggio e dell’espressione fisica. 

Nata col nome di Hannah Dorothy Schuman il 13 luglio 1920 nell’Illinois da una famiglia di origine ebraica, già a quattro anni era iscritta a una scuola di danza. A 15 anni studiava le tecniche di Ruth St. Denis e Isadora Duncan.

All’Università del Wisconsin è stata allieva di Margaret H’Doubler, sua mentore per tutta la vita e pioniera della danza educativa che ne influenzò profondamente il suo pensiero artistico indirizzandola all’improvvisazione e allo studio anatomico del movimento.

Anna Halprin è stata anche allieva Walter Gropius a Harvard. Le idee del fondatore della Bauhaus sulla creatività collettiva e sull’integrazione dell’arte nella società, divennero principi fondamentali della sua poetica.

Nel 1940 ha sposato Lawrence Halprin, architetto paesaggista, con cui ha elaborato le metodologie RSVP Cycles e Take Part Process per orientare la creatività collettiva dei suoi workshop.

Al termine della seconda guerra mondiale si è trasferita a San Francisco dove gestiva una scuola di danza con Welland Lathrop.

Nel 1955 ha fondato il San Francisco Dancers’ Workshop, gruppo multidisciplinare con un palcoscenico di legno sospeso tra gli alberi dove, con tanti danzatori e danzatrici della futura generazione e celebri artisti dell’avanguardia americana, ebbe modo di sperimentare un nuovo metodo di lavoro, incentrato sull’improvvisazione e sul rapporto con l’ambiente per performance che superassero le convenzioni teatrali e la rigida separazione tra arte e vita.

Ha compilato esercizi di gruppo chiamati Movement Rituals che modellano il modo in cui i corpi si muovevano attraverso lo spazio e il tempo.

Nel 1965 ha fondato la prima compagnia multietnica fornendo un metodo che consentiva a ogni comunità di essere vista e ascoltata alle proprie condizioni.”

Dal 1972, quando le venne diagnosticato un cancro, ha lavorato con i malati terminali tenendo workshop nei quali la danza assume un potere rigenerativo e terapeutico.

Nel 1978, insieme a sua figlia, ha fondato il Tamalpa Institute, un centro in cui la terapia riabilitativa è affiancata da tecniche somatiche, danza e elaborazione di autoritratti del proprio vissuto attraverso disegni e immagini. Braccio educativo e di ricerca senza scopo di lucro del San Francisco Dancer’s Workshop, offre formazione in un processo creativo che integra psicologia, terapie corporee e educazione con danza, arte e teatro, come percorso verso la guarigione e la risoluzione dei conflitti sociali.

Al Cancer Support and Education Center, ha guidato le persone malate di cancro attraverso una serie di esercizi di consapevolezza del corpo che le aiutavano a creare energia per la loro lotta.

Anna Halprin si è spenta il 24 maggio 2021, aveva cent’anni.

Artista raffinata e peculiare ci ha lasciato in eredità libri, documentari e spettacoli sul suo immane lavoro in cui ha utilizzato la danza come strumento politico e sociale

 

#unadonnalgiorno

 

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