Nel 1949 si è risposata e ha avuto altre due figlie Luisa e Rosita Clara.
Nel 1953, venne notata da Radio Cile dopo un recital a casa di Pablo Neruda. L’anno successivo ha ricevuto il premio Caupolicán che le ha consentito di partire in un tour europeo. Ha vissuto a Parigi per due anni.
Durante i postumi di un’epatite che nel 1959 l’aveva obbligata a letto, aveva iniziato a tessere degli arazzi in iuta e lana in cui riproduceva gli stessi motivi recuperati dalla tradizione. Successivamente dipingeva e creava sculture. Ha fondato e diretto il Museo d’Arte Popolare ed è stata la prima donna latinoamericana a esporre, nel 1964, al Museo del Louvre.
Nel 1960 ha incontrato il musicologo e antropologo svizzero Gilbert Favre, l’amore della sua vita a cui ha dedicato centinaia di canzoni d’amore, l’ultima, la più famosa, è nata quando la loro relazione è finita, nel 1966, Run Run se fue pa’l Norte.
Nello stesso anno ha registrato il suo ultimo disco: Gracias a la vida diventato un successo internazionale grazie a Joan Baez.