È questo, più di ogni altra cosa che ci dà un tuffo al cuore: il fatto che le donne senza figli e le madri sono equivalenti.
Eppure è per forza così: che c’è un’esatta equivalenza e un’uguaglianza, che sia, uguali nel vuoto e uguali nella pienezza, uguali nelle esperienze fatte e uguali in quelle perse.
E nessuna delle due strade è migliore o peggiore, più spaventosa o meno irta di paure.
Perché facciamo ancora bambini? Le donne devono avere i bambini perché devono essere occupate.
C’è qualcosa di minaccioso in una donna che non è impegnata coi figli.
Una donna del genere dà un senso di instabilità. Cos’altro si metterà a fare? Che razza di guai combinerà?
Sheila Heti, scrittrice canadese.