Lui dice: il dolore è uno stagno.
Io dico: sì, il dolore è uno stagno.
Perché il dolore crivellato dai pesci
giace in una conca e odora di marcio.
Lui dice: e la colpa è uno stagno.
Io dico: sì, la colpa anche lei stagno.
Perché in un incavo la colpa sciaborda
e malgrado il braccio proteso
mi arriva già all’ascella ritorta.
Lui dice: la menzogna è uno stagno.
Io dico: sì, la menzogna stagno pure lei.
Perché in estate, di notte
sulle sponde della menzogna si può fare un picnic
e qualcosa laggiù sempre si scorda.
Monika Rinck, poeta, saggista, traduttrice, una delle protagoniste più note e dinamiche della scena letteraria di lingua tedesca. Famose le sue performance recitative nella Berlino post-Muro di fine anni ‘90.