Tilda Swinton, attrice emblema della fluidità, elegante, algida, è di una bellezza androgina e lunare che la fa somigliare a un’aliena che rifulge di un diafano splendore.
Ha interpretato magistralmente donne e uomini con assoluta credibilità. Star indiscussa di Hollywood, non ha mai smesso di sostenere anche film d’autore e opere d’avanguardia.
Premio Oscar nel 2008, ha vinto due volte il Festival di Venezia, un BAFTA, un European Film Awards, il David di Donatello, i Nastri d’Argento, oltre a molte nomination in prestigiosi premi internazionali.
È nata col nome di Katherine Matilda Swinton il 5 novembre 1960 a Londra in una famiglia che proviene da una delle più antiche casate scozzesi. Ha studiato nelle scuole più prestigiose della Gran Bretagna, è stata anche in classe con Diana Spencer. Si è laureata a Cambridge nel 1983.
Nel periodo universitario si è iscritta al Partito Comunista e ha mosso i suoi primi passi sul palcoscenico. Entrata nella prestigiosa Royal Shakespeare Company e nel Traverse Theatre di Edimburgo, ha presto abbandonato per dedicarsi al cinema.
Il suo debutto sul grande schermo è avvenuto nel 1986, in Caravaggio, con la regia di Derek Jarman, che l’ha voluta in tutte le sue pellicole fino al 1994, quando è morto per AIDS.
Per la sua interpretazione della regina Isabella di Francia in Edoardo II, si è aggiudicata la Coppa Volpi al Festival di Venezia nel 1991.
Tra i due c’è stata una grande amicizia e un intenso sodalizio artistico, è stata musa e ispirazione del regista che l’ha immortalata anche in Super8, una raccolta di filmati che la colgono in momenti di vita quotidiana, viaggi e performance.
Nel 1992 Tilda Swinton ha interpretato il personaggio rimasto nella storia del cinema, Orlando, tratto dall’omonimo romanzo di Virginia Woolf e diretto da Sally Potter. Per la naturalezza sorprendente di questa grande prova d’attrice è stata consacrata l’interprete ideale del doppio e della diversità.
Nel 1995 si è esibita in una mostra intitolata The Maybe, dell’artista Cornelia Parker, alla Serpentine Gallery di Londra e al Museo Barracco di Roma. Per un’intera settimana ha giaciuto otto ore al giorno all’interno di una teca di vetro, apparentemente addormentata.
Nel 2000 è stata nel cast del film The Beach che le ha aperto le porte del circuito mainstream a cui sono seguite molte importanti pellicole. Nel 2008 ha vinto l’Oscar come miglior attrice non protagonista per il ruolo di Karen Crowder in Michael Clayton. La sua incredibile performance in …e ora parliamo di Kevin del 2011, le è valsa la nomination ai Golden Globe, ai BAFTA e agli Screen Actors Guild Award.
È stata più volte inserita nelle giurie di manifestazioni internazionali tra cui Berlino nel 1988 e, in qualità di Presidente, nel 2009, Venezia (1998) e Cannes (2004).
Dalla sua lunga relazione con l’artista scozzese John Byrne, sono nati, nel 1997, i gemelli Honor e Xavier. Dal 2004 è impegnata sentimentalmente con il pittore neozelandese Sandro Kopp.
Nel 2007 Vanity Fair l’ha definita una delle donne più eleganti al mondo e gli stilisti olandesi Viktor e Rolf hanno disegnato una linea di abiti totalmente ispirata a lei.
Nel 2020 ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera al Festival del Cinema di Venezia.
Nella fortunata carriera di Tilda Swinton non c’è mai una sbavatura nella scelta dei ruoli, è un’attrice sinonimo di eleganza e bravura in un volto archetipico. Versatile come nessuna è la regina delle trasformazioni.
#unadonnalgiorno