Deponete le armi e prendete in mano una penna.
Almaas Elwan, assassinata a Mogadiscio, era una giovane pacifista somalo-canadese, che operava attivamente nell’organizzazione di famiglia, la Elman Peace Foundation, fondata dal padre negli anni Novanta, prima di essere, anche lui, ucciso nel 1996.
L’organizzazione, che si occupa in particolare di sostenere donne vulnerabili e ex bambini soldato, è diretta dalla sorella, Ilwad Elman, nominata per il Premio Nobel per la Pace.
La giovane donna era incinta, è stata colpita da un colpo di arma da fuoco sulla macchina con cui stava andando all’aeroporto per recarsi a Nairobi, dove aveva lavorato per l’ambasciata somala nel 2016 e 2017.
Almaas Elwan aveva poco meno di 30 anni, era molto amata da tutti, e faceva parte di quella fetta di società somala, giovane e coraggiosa, che crede in un futuro di bellezza, di pace, senza attentati.
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