Si è opposta agli sfratti dei nativi hawaiani da Sand Island e alla gentrificazione nell’arcipelago.
Negli anni in cui frequentava l’Università di Chicago è diventata sostenitrice del Black Panther Party. Quando era all’Università di Madison, ha partecipato alle proteste studentesche contro la guerra del Vietnam. In quegli anni di lotte ha capito quanto capitalismo e razzismo si sostenessero a vicenda.
Specializzata in studi di genere, ha, successivamente, mosso forti critiche al femminismo bianco americano che trascurava le componenti native, l’oppressione storica delle popolazioni hawaiane e l’imperialismo.
Haunani Kay Trask si è opposta al turismo selvaggio alle Hawaii e alla presenza delle forze armate statunitensi nell’arcipelago. Nel 2004 si è pronunciata contro l’Akaka Bill, un disegno di legge che non rende giustizia ai nativi hawaiani e tralascia le loro fondamentali voci e opinioni.
Haunani-Kay Trask è una poeta, teorica politica, leader e attivista a favore delle comunità indigene. Ha lottato strenuamente per tutta la vita contro il razzismo, il patriarcato e per i diritti umani.
I suoi studi e ricerche in ambito accademico, le sue teorie e la sua vita sono di grande esempio e vengono insegnate all’università.
Recentemente è ammalata e fuori dal dibattito pubblico.
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