Mi guardò dall’alto in basso e mi derise, “Che tipo di donna avrebbe preferito la matematica al posto del latino?”, questo è stato il tipo di accoglienza che ho ottenuto durante la maggior parte del mio cammino.
Nancy Grace Roman, astronoma e prima donna con un ruolo dirigenziale alla NASA. Fu capo dell’astronomia e della fisica solare dal 1961 al 1963. Ha ricoperto diverse altre posizioni all’interno dell’agenzia spaziale, tra cui quella di Capo di Astronomia e Relatività.
Nata il 16 maggio 1925 a Nashville, nel Tennessee, mostrò fin da bambina l’interesse per le stelle.
Aveva iniziato a frequentare un club di appassionati di astronomia all’età di 11 anni, passione che l’ha accompagnata per tutta la vita, non senza pochi ostacoli.
Nel 1949 ottenne il dottorato in astronomia all’Università di Chicago.
Iniziò a fare ricerca navale fino al reclutamento alla Nasa, diventando la prima caposezione astronomia, nel 1959.
Ha sviluppato vari programmi curandone la parte scientifica. Ha contribuito al lancio di tre osservatori solari in orbita e tre piccoli satelliti astronomici che utilizzavano la radiazione ultravioletta e i raggi X per l’osservazione del sole, dello spazio e del cielo. Ha progettato molti altri programmi astronomici.
Il suo contributo più noto è la progettazione del Telescopio Spaziale Hubble, famoso per le splendide immagini delle stelle.
Lanciato nel 1990, è stato definito uno degli strumenti scientifici più importanti mai creati.
Dopo aver lavorato per 21 anni per la NASA, ha continuato, fino al 1997, a lavorare per gli appaltatori che hanno collaborato con il Goddard Space Flight Center.
Nel corso della sua carriera, Nancy Roman ha promosso il ruolo delle donne nelle scienze, insegnando astronomia ai bambini delle scuole elementari negli anni Novanta. Per tutta la sua vita aveva dovuto combattere contro i pregiudizi di una società maschilista che non vedeva di buon occhio il ruolo di una donna nelle scienze e ancor di più a ricoprire una carica dirigenziale.
È morta il 26 dicembre 2018 dopo una lunga malattia.
Tra le varie onorificenze conseguite si ricorda il Federal Woman’s Award del 1962, è stata tra le 100 Most Important Young People per la rivista Life nello stesso anno; le sono stati consegnati vari dottorati ad honorem; c’è un asteroide che porta il suo nome, il 2516 Roman.
Sul suo importante contributo e sulla sua carriera sono stati scritti libri, girati film, nel 2017 è stato messo in vendita un set LEGO intitolato Women of NASA contenente una sua mini figura insieme a quelle di altre donne che hanno lasciato un importante contributo nell’astronomia.
La NASA le ha dedicato un’importante borsa di studio in astrofisica e nel 2020 le ha titolato il telescopio WFIRST, ora Nancy Grace Roman Space Telescope.
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